Mastoplastica Riduttiva
Un seno troppo grande?
Quale tecnica?
Esistono due tecniche principali che possono essere utilizzate a seconda dei casi. La tecnica di riduzione mammaria con cicatrice a "T invertita" permette di ridurre il volume, rimodellare la forma, ridurre le dimensioni del complesso areola-capezzolo e ottenere un lifting del seno nel corso di un'unica operazione. La cicatrice residua sarà composta da una periareolare, una orizzontale a livello del solco mammario unite da corta cicatrice verticale.
La tecnica di riduzione mammaria con cicatrice verticale + periareolare viene riservata alle pazienti più giovani, con seni tonici e con scarso eccesso cutaneo e che necessitano di piccole riduzioni.
Galleria
Preparazione preoperatoria
Prima dell'intervento la paziente dovrà effettuare:
- visita senologica con ecografia per le pazienti più giovani e mammografia per le pazienti dopo i 40 anni. In alcuni casi può essere necessaria anche una risonanza magnetica.
- esami ematochimici
- elettrocardiogramma con referto
- eventuale consulenza endocrinologica
- sospendere l'assunzione di cardioaspirina 12 ore prima e di altri anticoagulanti orali (warfarin, ASA ad alto dosaggio) almeno 7 giorni prima dell'intervento: in ogni caso dovrà essere effettuato un controllo dell'indice di coagulazione il giorno precedente l'intervento
- sospendere l'assunzione di contraccettivi orali un mese prima dell'intervento
- sospendere il fumo di sigaretta almeno 15 giorni prima dell'intervento
- si richiede l'acquisto di un reggiseno contenitivo della taglia stabilita da indossare dopo intervento e per le settimane successive
- evitare l'intervento di riduzione del seno durante o nei 4-5 giorni che precedono il ciclo mestruale
- in caso di riduzioni molto importanti è possibile che venga programmata un'autotrasfusione di sangue anche se raramente è necessario effettuarla
Intervento
L'intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito in anestesia generale.
Prima dell’ingresso in sala operatoria vengono prese le misure e vengono eseguiti i disegni con la paziente in piedi. Questi rappresentano una guida per le incisioni durante l’intervento quando la paziente si troverà in posizione distesa in sala operatoria e sono di fondamentale importanza ai fini della buona riuscita dell’intervento.
L’intervento consiste nella rimozione di parte della cute e dei tessuti della mammella sottostanti, spostando l’areola più in alto e rimodellando i rimanenti tessuti in modo da rendere la mammella stessa meno pesante e più proporzionata rispetto alle dimensioni del corpo.
Di solito è necessaria anche la riduzione del diametro delle areole. Nei casi più gravi di ipertrofia mammaria (gigantomastia) si dovrà ricorrere all’innesto libero del complesso areola-capezzolo.
È consigliabile il posizionamento dei drenaggi (soprattutto nelle grandi riduzioni) per prevenire la formazione di ematomi.
Nella grande maggioranza dei casi la cicatrice residua avrà una forma a “T invertita” composta da una cicatrice periareolare, una orizzontale nel solco sottomammario e una verticale che le unisce. Raramente, nel caso di piccole riduzioni in pazienti molto giovani, può essere sufficiente una cicatrice periareolare.
Le cicatrici lasciate da questo intervento, per quanto tendano a rendersi meno evidenti con il passare del tempo, sono permanenti e la loro qualità dipende dalla specifica capacità cicatrizzante dell’individuo e dalle attenzioni che la paziente stessa porrà a seguire le istruzioni riguardanti le limitazioni nei movimenti e nell’esposizione al sole.
Al termine dell’operazione verrà applicata una medicazione compressiva al di sopra della quale verrà indossato il reggiseno contenitivo.
Periodo post-operatorio
A seconda dell'entità dell'intervento, delle condizioni generali della paziente e del tipo di anestesia la dimissione potrà avvenire il giorno stesso dell'intervento dopo aver passato alcune ore di osservazione in clinica oppure potranno essere necessari uno o due giorni di ricovero.
I drenaggi vengono rimossi 2 o 3 giorni dopo l'intervento.
La terapia antibiotica, iniziata endovena in sala operatoria in modo da coprire il periodo dell'intervento e le ore successive, dovrà essere proseguita per 5 giorni.
Viene realizzata una sutura profonda in due piani ed una sutura intradermica con filo a lento riassorbimento. Pertanto non sarà necessario rimuovere alcun punto di sutura.
Il reggiseno contenitivo va indossato giorno e notte per almeno due mesi, in seguito deve essere indossato a fasi alterne per almeno un altro mese.
Possibili complicanze
In alcuni casi nel periodo post-operatorio si può verificare:
- emorragia con formazione di ematoma: il sangue accumulato dovrà essere rimosso e potrebbe essere necessaria una revisione dell’emostasi
- infezione: si verifica raramente e generalmente risponde bene alla terapia antibiotica
- sofferenza ischemica e necrosi cutanea: è possibile che si verifichi una sofferenza dei tessuti di vario grado fino allo sviluppo di necrosi cutanea. Questa complicanza viene risolta con medicazioni specifiche oppure chirurgicamente con l’asportazione del tessuto sofferente e la sutura chirurgica. È possibile che, a distanza di alcuni mesi, sia necessaria la revisione della cicatrice per ottenere un risultato estetico ideale.
- cisti e pseudo-cisti: possono essere di dimensioni variabili e la terapia prevede la loro asportazione chirurgica o mediante lipoaspirazione
- deiscenza della ferita: in zone circoscritte la ferita si può riaprire parzialmente rendendo necessaria la revisione chirurgica
- difetti di cicatrizzazione: in alcuni casi la cicatrice può tendere ad allargarsi (diastasi) o ad ispessirsi (ipertrofia). Potrà essere necessaria la revisione chirurgica in anestesia locale oppure la terapia medica con compressione, infiltrazioni di cortisone o cerotti al silicone.
- alterazione della sensibilità del complesso areola-capezzolo o della cute limitrofa: spesso è transitoria ma in rari casi può essere permanente
- asimmetrie che possono interessare il volume e la posizione delle mammelle e dei complessi areola-capezzolo: possono essere corrette chirurgicamente dopo almeno 6 mesi quando saranno terminati i processi di guarigione dei tessuti e di stabilizzazione delle cicatrici.
Domande frequenti
1. Che taglia di reggiseno si può raggiungere?
Durante la visita preoperatoria verrà valutata la costituzione della paziente e si pianificherà l'intervento in modo da asportare la quantità di tessuto mammario necessaria a rendere il seno meno pesante e più proporzionato rispetto alle dimensioni del corpo.
2. Dopo l'intervento il seno potrà crescere di nuovo?
No, il tessuto eliminato non si riforma.