Ginecomastia

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Cosa è la Ginecomastia?

La ginecomastia è una condizione che consiste in un aumento di volume delle mammelle maschili tale da conferire al petto dell'uomo un aspetto innaturalmente femminile.
Preparazione preoperatoria Intervento Periodo post-operatorio Possibili complicanze Domande frequenti

La ginecomastia può essere causata da:

  • aumento del tessuto ghiandolare (ginecomastia vera)
  • aumento del tessuto adiposo (ginecomastia falsa pseudo-ginecomastia)
  • aumento del tessuto ghiandolare e adiposo (ginecomastia mista)

Tale condizione può interessare una mammella sola o entrambe.

Durante l’adolescenza, per il transitorio disordine ormonale, si può riscontrare un aumento fisiologico del volume mammario, che in genere regredisce spontaneamente.

In certi casi la ginecomastia può essere una condizione secondaria ad alcune patologie o a terapie farmacologiche. In ogni caso si tratta di una condizione che crea un grande imbarazzo nell'uomo.

Fortunatamente ogni caso può essere trattato facilmente con un intervento di riduzione del volume del seno maschile. 

Nelle forme di ginecomastia vera sarà necessaria l'asportazione chirurgica del tessuto ghiandolare in eccesso con una piccola cicatrice residua che sarà nascosta lungo il perimetro inferiore dell'areola.

Nei casi di pseudo-ginecomastia è possibile ridurre il volume mediante la liposuzione.

La ginecomastia mista deve essere trattata associando liposuzione e asportazione ghiandolare.

I risultati a distanza sono molto buoni con una grande soddisfazione da parte dei pazienti.

Preparazione preoperatoria

Prima dell'intervento il paziente dovrà effettuare:

  • ecografia: consigliabile per convalidare la diagnosi clinica
  • esami ematochimici
  • elettrocardiogramma con referto
  • sospendere l'assunzione di cardioaspirina 12 ore prima e di altri anticoagulanti orali (warfarin, ASA ad alto dosaggio) almeno 7 giorni prima dell'intervento: in ogni caso dovrà essere effettuato un controllo dell'indice di coagulazione il giorno precedente l'intervento
  • sospendere il fumo di sigaretta almeno 15 giorni prima dell'intervento
  • la terapia antibiotica viene iniziata endovena in sala operatoria in modo da coprire il periodo dell'intervento e le ore successive e viene proseguita per almeno 5 giorni dopo l'intervento
  • la terapia antitrombotica è indispensabile per i pazienti con una pregressa trombosi venosa profonda.

Intervento

Ginecomastia vera

Viene trattata con l'asportazione del tessuto ghiandolare in eccesso (adenectomia).

Dopo aver infiltrato con anestetico locale viene effettuata un'incisione a semicerchio lungo il bordo inferiore dell'areola; quindi si procede all'asportazione del tessuto ghiandolare in eccesso. Viene eseguita una sutura per strati con fili riassorbibili che non dovranno essere rimossi e applicata la medicazione contenitiva.

Rimarrà una cicatrice localizzata nella metà inferiore del perimetro areolare. Se vi è anche della cute mammaria in eccesso può essere necessario rimuovere questo tessuto sovrabbondante mediante un'incisione ellittica intorno all'areola pertanto la cicatrice interesserà tutta la circonferenza areolare. Nei casi più gravi, con molta cute in eccesso, sarà necessario effettuare resezioni cutanee più ampie e le cicatrici si estenderanno anche nella regione sottomammaria.

Pseudo-ginecomastia

L'intervento indicato per la correzione di queste forme è la lipoaspirazione. Questa può essere eseguita anche prima di raggiungere la maggiore età nel caso in cui il peso corporeo del paziente sia stabile.

Dopo aver praticato delle piccolissime incisioni e aver infiltrato le aree da trattare con un mix di soluzione fisiologica, anestetico locale e adrenalina si procede all'aspirazione del grasso in eccesso mediante delle piccole cannule in modo da ripristinare il corretto volume e la giusta forma del seno maschile. Viene quindi applicata una medicazione elasto-compressiva.

Resteranno solo delle piccole cicatrici lunghe poche millimetri localizzate nella parte laterale ed eventualmente nella parte mediana del torace.

Ginecomastia mista

Questi casi richiedono l'associazione delle due tecniche sopra descritte.

Periodo post-operatorio

Il paziente viene dimesso il giorno stesso dell'intervento dopo aver passato alcune ore di osservazione in clinica.

Se sono stati posizionati i drenaggi questi vengono rimossi 2 o 3 giorni dopo l'intervento.

La terapia antibiotica dovrà essere proseguita per 5 giorni.

Viene realizzata una sutura profonda in due piani ed una sutura intradermica con filo a lento riassorbimento. Pertanto non sarà necessario rimuovere alcun punto di sutura.

Una medicazione elasto-compressiva della regione mammaria operata dovrà essere applicata per 2-4 settimane e sostituita regolarmente ogni 2-3 giorni.

Possibili complicanze

In alcuni casi nel periodo post-operatorio si può verificare:

  • emorragia con formazione di ematoma: il sangue accumulato dovrà essere rimosso e potrebbe essere necessaria una revisione dell’emostasi
  • liponecrosi: si tratta di tessuto adiposo residuo che va incontro a colliquazione con formazione di raccolte siero-lipidiche che possono essere drenate. È una complicanza rara anche nelle forme più gravi di pseudoginecomastia.
  • infezione: si verifica raramente e generalmente risponde bene alla terapia antibiotica
  • sofferenza ischemica e necrosi cutanea: è possibile che si verifichi una sofferenza dei tessuti di vario grado fino allo sviluppo di necrosi cutanea. Questa complicanza viene risolta con medicazioni specifiche oppure chirurgicamente con l’asportazione del tessuto sofferente e la sutura chirurgica. È possibile che, a distanza di alcuni mesi, sia necessaria la revisione della cicatrice per ottenere un risultato estetico ideale.
  • deiscenza della ferita: in zone circoscritte la ferita si può riaprire parzialmente rendendo necessaria la revisione chirurgica
  • difetti di cicatrizzazione: in alcuni casi la cicatrice può tendere ad allargarsi (diastasi) o ad ispessirsi (ipertrofia). Potrà essere necessaria la revisione chirurgica in anestesia locale oppure la terapia medica con compressione, infiltrazioni di cortisone o cerotti al silicone.
  • alterazione della sensibilità del complesso areola-capezzolo o della cute limitrofa: spesso è transitoria ma in rari casi può essere permanente.
  • trombosi venosa profonda: è una complicanza rara che si può verificare alcuni giorni dopo l'intervento e che richiede il ricovero immediato.

Domande frequenti

1. La cicatrice sarà visibile?

No, la cicatrice sarà piccola e mimetizzata dall'areola.

2. Anestesia locale o generale?

Dipende dalla quantità di tessuti da asportare. Può essere sufficiente l'anestesia locale eventualmente con sedazione ma nei casi più gravi è necessario ricorrere all'anestesia generale.

3. E' necessaria la degenza post-operatoria?

No, il paziente potrà tornare a casa dopo aver passato alcune ore in clinica.